Un pò di storia
Il pesto è il più noto prodotto enograstronomico della Liguria. La ricetta di questo tipico condimento ligure, risale alla metà del XIX secolo ed ha origine in Liguria, regione che da sempre è considerata la culla delle erbe aromatiche.
La ricetta originale è opera di Giovanni Battista Ratto che la descrive nel suo libro “La cuciniera Genovese".
Ingredienti (per condire circa 600 g di pasta)
Basilico giovane e fresco 50 g di foglie piccole
Olio extravergine di oliva mezzo bicchiere
Parmigiano Reggiano 70 g
Pecorino sardo 30 g
Aglio dolce 2 spicchi
Pinoli 15 g
Sale grosso qualche grano
Per fare il Pesto Genovese occorre un mortaio di marmo e un pestello in legno.
Per chi ha fretta, è possibile preparare il Pesto Genovese con il frullatore. Se si opta per quest’ultimo, è bene impostarlo alla velocità più bassa.
Ricorda che la lavorazione del pesto genovese deve avvenire a temperatura ambiente.
Procedimento
Lavare in acqua fredda le foglie di basilico e lasciarle ad asciugare perfettamente su un canovaccio pulito.
Nel frattempo pestare nel mortaio l’aglio.
Aggiungere il sale e continuare a pestare aggiungendo i pinoli.
A questo punto, vanno aggiunte, un pò alla volta, le foglioline di basilico continuando a pestare con un movimento rotatorio.
É il momento di aggiungere i formaggi e infine l’olio extravergine d’oliva che va versato un pò alla volta a filo. Amalgamare il tutto fino a raggiungere la consistenza di una crema.
Il Pesto Genovese è pronto per guarnire la pasta. I formati di pasta che si sposano di più con il Pesto Genovese sono le trofie, le trenette, gli gnocchi di patate e le lasagne.
Come si conserva il pesto?
Se il pesto che abbiamo preparato non va consumato subito, può essere conservato nel congelatore per poi scongelarlo al momento del bisogno.
Può essere conservato anche in frigorifero per circa una settimana all'interno di un barattolo di vetro ricoperto di olio d’oliva in superficie per evitare l'ossidazione e la formazione di muffe.