PEPERONCINO: ORIGINE E STORIA
Il peperoncino appartiene alla famiglia delle Solanacee, la stessa famiglia del pomodoro, delle patate, dei peperoni. Dopo il sale, il peperoncino è il condimento più usato al mondo. In Italia, alcune regioni del Sud (Calabria, Basilicata, Puglia), hanno fatto del peperoncino un ingrediente base di diversi piatti poveri tradizionali, rendendoli saporiti e vivaci.Il peperoncino è il frutto di una pianta originaria del Sud America. Fu diffuso in Europa dopo la scoperta delle Americhe. Il peperoncino era considerato sacro presso gli Inca e veniva usato dai Maya e dagli Aztechi per le sue proprietà medicinali. Attualmente, i maggiori produttori sono la Cina, la Spagna, la Turchia e il Messico.
PEPERONCINO E CAPSAICINA
Esistono diverse varietà di peperoncino, che si differenziano per dimensione, forma, colore e grado di piccantezza. La sostanza responsabile della piccantezza, che viene avvertita soprattutto sulla punta della lingua, è la capsaicina, un alcaloide liposolubile (si scioglie nei grassi), molto stabile, che resta inalterato dopo la cottura e il congelamento. Questa sostanza è, quindi, irritante e produce una sensazione di bruciore a livello delle mucose.
Maggiore è il contenuto di capsaicina, maggiore sarà il grado di piccantezza.
La sensazione di bruciore, che dura qualche minuto, può essere alleviata con alcuni metodi. Bere acqua è un metodo inutile. Alcuni metodi efficaci nel ridurre la sensazione di bruciore sono: mangiare una mollica di pane, bere latte, mangiare yogurt, ingerire dell’olio, assumere succo di limone, far sciogliere in bocca un pizzico di sale.
La sensazione di bruciore, la reazione di lacrimazione e di secrezione nasale, che conseguono all’ingestione di peperoncino, sono delle reazioni di protezione e difesa che l’organismo attua allo scopo di allontanare la sostanza irritante.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI ED EFFETTI SULLA SALUTE DEL PEPERONCINO
Il peperoncino, oltre alla capsaicina, contiene acqua, fibre, amminoacidi, zuccheri come il fruttosio, flavonoidi, carotenoidi, vitamine (C, A, K, E, B1, B2, B3, acido folico), minerali (calcio, fosforo, sodio, potassio, selenio, magnesio, rame, zinco), numerose sostanze antiossidanti.
Le proprietà mediche e curative del peperoncino sono state studiate a lungo.
Quando si maneggia il peperoncino è bene ricordarsi di non strofinarsi gli occhi con le mani per evitare bruciori e irritazioni. Una volta terminato di preparare un piatto a base di peperoncino è bene lavare bene le mani e gli utensili utilizzati.
Il peperoncino ha un’azione antinfiammatoria, antibiotica, antimicrobica, decongestionante, antiossidante, antidolorifica e afrodisiaca.
Favorisce la digestione stimolando la secrezione gastrica, favorisce la cicatrizzazione delle ferite, favorisce il transito intestinale, riduce la fermentazione intestinale, riduce i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi, riduce i livelli di pressione arteriosa. È utile nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, nella prevenzione della caduta dei capelli e nella cura di tosse e laringiti. Il peperoncino favorisce il sonno poiché determina la liberazione dell’ormone "ossitocina". Il peperoncino, inoltre, conferisce senso di sazietà riducendo l’assunzione di cibo. Il peperoncino piccante ha dimostrato, in studi di laboratorio su cavie, di esercitare un’azione anti-tumorale, in particolare nel cancro allo stomaco e alla prostata.
PEPERONCINO E
CONTROINDICAZIONI
Non si deve esagerare con il consumo di peperoncino. Il consumo dipende anche dalla tolleranza della persona. Si consiglia di ridurne il consumo in caso di ulcere, gastrite, reflusso gastro-esofageo, gastroenteriti, emorroidi.
Si sconsiglia nei bambini per la delicatezza del loro apparato digerente, nelle donne in gravidanza e nelle donne che allattano.Da valutare il consumo in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti come il Warfarin.
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