ORIGINI E CARATTERISTICHE BOTANICHE DELLE ARACHIDI
L’arachide, pianta originaria del Centro-Sud America e dei Paesi Caraibici, appartiene alla famiglia delle Leguminose. Il suo nome botanico deriva dal greco “Arachis” = legume e “hypogea” = sotto terra.
La sua caratteristica principale, rispetto alle altre leguminose è quella, infatti, di fruttificare sotto terra. Come le altre leguminose, l'arachide, inoltre, è una pianta in grado di migliorare la fertilità del terreno.
Il frutto della pianta dell’arachide è un legume oblungo, di colore giallastro, contenente due semi biancastri di forma ovale, rivestiti da una pellicina sottile di colore bruno.
I semi commestibili del frutto della pianta, sono conosciuti anche con il nome di nocciolina americana. Altri nomi meno comuni sono cece di terra, pistacchio di terra, spagnoletta.
Nel XVIII secolo, il geografo francese La Condamine, se ne riempiva le tasche, le sgranocchiava e le definiva " il maggior tesoro che avesse mai visto in America".
Le arachidi, meno costose delle mandorle e delle nocciole, sono coltivate a livello mondiale, sopratutto per ricavarne l’olio di arachide destinato all’alimentazione umana. In commercio, inoltre, è possibile trovare i baccelli tostati oppure sgusciati, sfusi o confezionati in sacchetti.
I semi, estremamente versatili in cucina e dal sapore erbaceo, vengono impiegati per la produzione della farina di arachidi e di altri prodotti dell’industria dolciaria (croccanti di arachidi, arachidi pralinate, gelato alle arachidi, biscotti ecc.).
Un’altro prodotto a base di arachidi, immancabile in ogni dispensa americana, è il burro di arachidi. Si tratta di una crema ipercalorica inventata negli USA alla fine del 1800 da un farmacista di Saint Louis, allo scopo di fornire un alimento nutriente ai pazienti con problemi dentari che avevano bisogno di un sostituto proteico, ma che non riuscivano a masticare frutta secca intera. Le arachidi macinate fornirono la soluzione al problema.
Nel Sud-Est asiatico, le arachidi in combinazione con il peperoncino sono la base del satay, spiedini di carne di maiale o di pollo, conditi con un salsa di arachidi piccante e altamente proteica.
PROPRIETA' NUTRIZIONALI DELLE ARACHIDI
I semi dell’Arachis hypogea sono molto popolari e graditi.
Le arachidi, tecnicamente non sono frutta a guscio o semi oleosi, ma appartengono alla famiglia delle leguminose, quindi sono legumi.
I semi sono consumati in molte occasioni, come snack, negli aperitivi, a fine pasto, dopo tostatura che facilita la digestione degli stessi (salate o meno).
Altamente nutritive, le arachidi rappresentano un’ottima fonte di proteine vegetali: 100 g di semi tostati forniscono circa 23 g di proteine.
Sono anche molto caloriche: 100 g. di arachidi tostate forniscono circa 600 calorie, 49 g. di grassi e 14 g. di carboidrati.
Le arachidi, oltre ad essere una buona fonte di fibre, sono prive di colesterolo e forniscono minerali come potassio, calcio, rame, fosforo, magnesio, selenio, ferro e zinco.
Le arachidi forniscono vitamine come la vitamina E e la niacina (vitamina B3 o vitamina PP), che contribuisce alla buona salute della pelle, del sistema nervoso e al buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio.
Le arachidi sono ricche anche di triptofano, un amminoacido essenziale precursore della serotonina, "l’ormone della felicità" importante per la buona salute del sistema nervoso.
Gli steroidi presenti nelle arachidi e in altri legumi, in particolare il beta-sitosteroide, hanno dimostrato di avere la capacità di abbassare il livello di colesterolo e di proteggere contro il cancro alla prostata.
Gli acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) di cui sono ricche le arachidi, possono influenzare positivamente la sensibilità dei tessuti all’insulina ed avere quindi un ruolo protettivo contro il diabete mellito di tipo 2.
Questa ricchezza nutrizionale è preziosa solo se le arachidi vengono consumate non salate e in piccole quantità, nell’ambito di una dieta sana, bilanciata e varia.
ALLERGIA ALLE ARACHIDI
L’unica vera controindicazione al consumo di arachidi è la possibile allergia a questi semi. L’allergia alle arachidi rappresenta una delle allergie alimentari più importanti, sia per la frequenza e sia per la persistenza e per la potenziale gravità della reazione avversa.
Solitamente l’allergia alle arachidi compare in età pediatrica e nella maggior parte dei casi può persistere per tutta la vita, diversamente da altre allergie alimentari (latte e uovo) che in genere si risolvono spontaneamente con l’età.
Le arachidi, infatti contengono vari allergeni. Ad oggi sono stati identificati 17 allergeni appartenenti a diverse famiglie proteiche (es. oleosine, defensine, profiline, proteine di deposito ecc.).
L’allergia alle arachidi si manifesta con sintomi che coinvolgono principalmente la cute ed il tratto gastrointestinale: orticaria, angioedema, prurito, nausea e vomito, dolori o crampi addominali e diarrea.
A questi possono associarsi sintomi oculari e respiratori.
La manifestazione più severa è rappresentata dall’anafilassi, una reazione acuta e violenta che implica un coinvolgimento multi-sistemico.
Dopo conferma diagnostica, ovviamente, non solo non vanno assunte arachidi, ma bisogna fare particolarmente attenzione anche a cibi che eventualmente le contengano.
È fondamentale, quindi, un’attenta lettura delle etichette alimentari.