Il sale (cloruro di sodio) da cucina deve essere utilizzato con grande moderazione.
La consapevolezza che l’eccesso di sale provochi danni alla salute, è considerevolmente aumentata.
Un eccessivo consumo di sale è correlato all’ipertensione arteriosa e ad altre malattie cardiovascolari, come l’infarto e l’ictus cerebrale, che ogni anno colpisce 200 mila persone in Italia.
L’eccesso di sale è correlato anche allo sviluppo delle malattie renali e al rischio di cancro dello stomaco e del pancreas. Un eccesso di sale nella dieta è correlato ad una maggiore incidenza di infezione gastrica da Helicobacter pylori, un batterio noto per essere responsabile della gastrite.
FONTI ALIMENTARI DI SALE
Come consigliato dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il fabbisogno di sale è pari ad un cucchiaio da caffè, ossia 5 grammi al giorno (5 grammi di sale corrispondo a 2 grammi di Sodio).
COME RIDURRE IL CONSUMO DI SALE
Per ridurre il consumo di sale, è sufficiente seguire questi pratici consigli:
- Usare erbe aromatiche, spezie, aceto, limone, olio, per condire e per insaporire i piatti
- Nella preparazione della pasta aggiungere il sale a fine cottura. La pasta, infatti, assorbe più sale se questo viene aggiunto ad inizio cottura.
- Non aggiungere mai il sale a tavola
- Limitare o evitare gli alimenti ricchi di sale: formaggi stagionati, salumi, insaccati, dadi da brodo, salse, ketchup, senape, maionese, snack salati, cibi in scatola, prodotti affumicati o essiccati in salamoia, scatolame vario.
- Preferire latte e derivati freschi rispetto a quelli stagionati
- Leggere sempre le etichette degli alimenti e delle acque minerali.
- Usa poco sale ma che sia sale iodato
L’unico strumento che ci permette di fare scelte alimentari migliori è l’etichetta, laddove sia presente. Attraverso la lettura dell’etichetta, bisogna scegliere gli alimenti a basso contenuto di sale (inferiore a 0,3 grammi per 100 grammi di prodotto.